La Collina dei Treni

Assisi

Assisi, per la ricchezza dei suoi monumenti, può essere considerata una delle mete italiane artisticamente più ricche. Le vicende storiche che la città ha conosciuto hanno lasciato preziosissime testimonianze nella forma di Chiese, Palazzi, Castelli, Ruderi, etc.
Nella piazza principale della città si trova, perfettamente conservato, un tempio romano (Tempio di Minerva), ma, senz’altro, il gioiello della citta’, fulcro della religiosità mondiale, è la Basilica di San Francesco.

Ecco di seguito alcuni dei più importanti che vi consigliamo di visitare:

Basilica di San Francesco
La Basilica di San Francesco è sorretta da ciclopiche arcate che strapiombano sulla valle, e costituita da due chiese sovrapposte aventi in comune un’altissima abside. la Chiesa inferiore, racchiude nella ‘cripta’ la tomba del Santo ed è affiancata dalù Chiostrino del Cimitero.
L’interno ci mostra stupendi affreschi di pittori quali Cimabue, Pietro Lorenzetti, Simone Martini… La Chiesa superiore, luminosa e slanciata, oltre ad alcuni affreschi di Cimabue, possiede gli affreschi di Giotto, che rappresentano la vita del Poverello di Assisi.

Tempio di Minerva
Il tempio risale al periodo tardo repubblicano, cioè al I sec. a. Cristo. Fu eretto dai quatuorviri Gneo Cesio e Tito Cesio Prisco a loro spese, ma probabilmente non fu dedicato a Minerva, come si pensò in seguito al ritrovamento di una statua femminile, bensì ad Ercole, di cui si è trovato una lapide votiva. La facciata è sorprendentemente ben conservata, ancora nello stato originale, con le sue sei colonne scanalate, con capitelli corinzi, che poggiano su dei plinti che, per mancanza di spazio, sono collocati sulla scalinata che si inoltra nel pronao. Nel 1539 nella sua cella a pianta rettangolare, si costruì la chiesa di S. Maria sopra Minerva, ulteriormente modificata in stile barocco nel XVII secolo.

Palazzo del capitano del popolo
Costruito tra il 1212 e il 1305, è il primo palazzo pubblico che si insedia nella piazza del Comune, a ridosso del tempio. Nella sua facciata sono murati le misure per la seta, il lino e la lana, ma anche le sagome dei mattoni e delle tegole per l‘edilizia. Nel primo riquadro del ciclo di S. Francesco nella chiesa superiore si nota che la Torre del Popolo manca ancora della sua parte terminale, finita solamente nel 1305.Un restauro del 1927 ha piuttosto sfalsato l‘aspetto originario del palazzo.

Chiesa di S. Maria Maggiore
La chiesa, originariamente fondata nel X secolo, fino al 1036 fu la cattedrale di Assisi, trasferita in quell’anno a S. Rufino. L’attuale edificio risale al XII secolo.La semplice facciata, che reca un’iscrizione del 1163, è suddivisa in tre comparti da lesene.
L’interno a tre navate conserva nella navata, nell’abside semicircolare e nella sagrestia resti di affreschi del XIV e XV secolo.A destra dell’ingresso, un sarcofago tardomedievale del IX secolo. Dalla cripta (della chiesa precedente) un passaggio conduce nella cosiddetta Casa di Properzio, dove in un criptoportico si sono conservati dipinti murali nel 4.Stile Pompeiano.Dall’adiacente giardino si vedono i resti della cinta muraria romana, in blocchi calcari del Subasio, sovrapposta da quella medievale.Nonostante il trasferimento della cattedrale, il Palazzo Vescovile, a destra della chiesa, dove S. Francesco rinunciò ai beni paterni, è sempre rimasto al suo posto.

La Rocca Maggiore
Documentata per la prima volta nel 1174, la Rocca era stata costruita come castello feudale tedesco. Federico di Svevia, il futuro imperatore Federico II vi passò alcuni anni della sua infanzia (fu infatti battezzato ad Assisi nel 1197, all’età di tre anni), affidato alle cure di Corrado di Urslingen. Un anno più tardi, durante un’assenza di Corrado, durante dei moti popolari indipendentisti, la Rocca fu distrutta dagli Assisani. Soltanto nel 1367 il Cardinale Albornoz la ricostruì riutilizzando le mura merlate esterne occidentali e parti delle mura interne. Nel 1458 il Signore di allora, Jacopo Piccinino, fece costruire il torrione dodecagonale e il lungo muro di collegamento; Papa Sisto IV restaurò il mastio nel 1478 e Paolo III fece erigere nel 1535-38 il torrione circolare vicino all’ingresso.

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